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Oltre la logica del risparmio: la mensa scolastica come politica pubblica

La mensa scolastica non può più rappresentare solamente un capitolo di spesa nei bilanci comunali: deve diventare terreno di incontro, di opportunità e di riconversione culturale. Foodinsider[1] ha osservato come sia rintracciabile una linea di demarcazione piuttosto netta tra due visioni contrapposte.

Da un lato c’è la mensa che, almeno nominalmente, punta all’efficienza – e dunque al massimo risparmio: appaltatori che privilegiano forniture globali, alimenti processati a basso costo, porzioni monouso e logiche di standardizzazione. Certo un modello simile fa scendere le cifre che compaiono sul bilancio comunale, ma il suo costo nascosto ricade sulla salute dei bambini, sull’ambiente e sull’economia del territorio. Questo approccio paga lo scotto di una visione miope: la plastica usa e getta, i vassoi multiporzione e la monotonia gustativa rafforzano la separazione percepita tra pasto domestico e pasto scolastico, depauperando il gesto del mangiare del suo significato. Quando metà del pasto finisce nella spazzatura. la presunta efficienza si rivela un bluff. I bambini che escono da scuola ancora affamati e che ricorrono alle merendine restituiscono la fotografia di una mensa incapace di educare il gusto e di rispondere ai bisogni nutrizionali dell’infanzia e adolescenza.

Dall’altro lato c’è la cosiddetta “mensa che non sfama ma nutre”: un servizio che, applicando criteri di sostenibilità, valorizzando prodotti locali e biologici e investendo in relazioni – con i produttori, con le scuole, con le famiglie – ambisce a creare un valore sociale ed economico durevole. Questa alternativa possibile, e già in parte praticata, è fondata sui Criteri Ambientali Minimi (CAM): introdotti per orientare le gare verso sostenibilità, qualità e filiera corta, i CAM non sono solo regole tecniche ma la premessa di una politica del cibo che mette al centro la salute, il territorio e la giustizia sociale.

Dove i CAM vengono applicati con visione, le mense riducono il cibo processato, eliminano le monoporzioni inutili, introducono cereali alternativi e biologici e costruiscono rapporti stabili con produttori locali. Questo modello trasforma la mensa in un volano economico per il territorio: chiedere ai produttori locali di adeguarsi a standard sostenibili significa creare domanda per produzioni biologiche, incentivare la diversificazione delle colture e generare lavoro stabile.

Ma il passaggio non è solo normativo: richiede formazione, governance e partecipazione. Innanzitutto, applicare i CAM significa sforzarsi di cambiare pratiche amministrative e competenze tecniche: i funzionari devono conoscere i criteri, i cuochi devono essere formati, gli amministratori devono essere disposti a vedere la mensa come politica pubblica e non come semplice voce di spesa.

E questo ancora non basta, è necessario affrontare una vera e propria sfida culturale: riavvicinare i bambini al cibo passa attraverso la qualità organolettica, ma anche attraverso l’educazione alimentare, la co-creazione di ricette con gli studenti e il coinvolgimento delle famiglie. Le esperienze virtuose dimostrano che quando la mensa diventa parte della rete sociale – collegando scuola, produttori e cittadini – il rifiuto del cibo diminuisce e cresce il senso di appartenenza.


Nell’autunno 2025 il Progetto IDEA intraprenderà, con alcuni Comuni dei Distretti del Cibo della Città Metropolitana di Torino, un percorso di avvicinamento al tema della ristorazione scolastica a base di prodotti locali, affrontandolo da diversi punti di vista, portando casi studio di esempi concreti di successo, con l’ausilio di professionisti ed esperti afferenti ai diversi settori coinvolti, e attraverso tavoli di discussione che favoriscano il dialogo e la concertazione tra le parti.

È un percorso che prenderà avvio dal dialogo con le Amministrazioni locali, ma sarà aperto a tutti gli attori interessati: amministratori locali, agricoltori, trasformatori, distributori, caterer, insegnanti e dirigenti scolastici e tutta la cittadinanza.

Il prossimo appuntamento sarà il 2 dicembre. Per rimanere informato, visita il nostro sito e iscriviti alla newsletter.


[1] https://www.foodinsider.it/report-7-rating/

10 Novembre 2025

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