

Il Distretto del Cibo Terre da Tasté, (Terre da assaggiare), è un progetto di sviluppo territoriale per l’area pinerolese pensato per mettere in rete realtà agricole, istituzionali e comunitarie. Coinvolge quindici Comuni – Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cavour, Cercenasco, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Pinerolo (capofila), Piscina, Scalenghe, Vigone e Villafranca Piemonte – per una superficie complessiva di circa 400 km².
Il territorio del Distretto è estremamente eterogeneo, e si estende dalla pianura fino alle aree collinari e montane, che superano i 1300 metri in corrispondenza del Colle Aragna e del Monte Tre Denti.
A tale varietà geografica corrisponde una molteplicità di sistemi di paesaggio: pianure agricole, pendici montane, boschi, pascoli, aree umide e perifluviali… Questo mosaico ambientale costituisce la base della ricchezza produttiva e della biodiversità del territorio del Distretto Terre da Tasté.
Sul territorio di questo Distretto risultano attive oltre 1400 aziende agricole, sostenute anche da consorzi e reti locali. La produzione prevalente è quella foraggiera e cerealicola, in particolare mais e orzo, strettamente connessa al forte comparto zootecnico dell’area, che include allevamenti bovini, suini e avicunicoli. Non mancano comunque, nell’area pinerolese, le coltivazioni frutticole e orticole, spesso destinate al mercato locale, perlopiù via vendita diretta.
L’area è nota per diversi prodotti certificati DOC, IGP e PAT, che rappresentano punte di eccellenza. Cavour è il centro nevralgico della valorizzazione della carne di razza piemontese, celebrata con una manifestazione annuale, ma anche della produzione delle cosiddette Mele di Cavour (Golden Delicious, Starking, Renetta), coltivate nei terreni alluvionali della zona, promosse dall’evento annuale Tuttomele.
Nei comuni pedemontani sono attive produzioni vitivinicole storiche, documentate fin dal XIII secolo, affiancate a vitigni rari come il Doux d’Henry.
Sul fronte cerealicolo, si segnalano varietà antiche come Pignoletto Rosso, Ottofile Giallo e Ostenga Bianco, che insieme a grano, segale, farro e orzo, sono la materia prima con cui si realizzano farine, pani, gallette e prodotti da forno tipici.
Non solo carne: le vacche allevate sul territorio del Distretto garantiscono il 3% della produzione lattiera del Piemonte, da cui nascono formaggi di eccellenza, espressione della maestria di piccole aziende agricole e caseifici locali. Negli ultimi anni, infine, si è sviluppata la coltivazione dei piccoli frutti – fragole, lamponi, mirtilli – oggi molto diffusa e apprezzata nei mercati locali.
Oltre a valorizzare la varietà delle produzioni, il Distretto nasce con obiettivi precisi che riguardano lo sviluppo socio-economico e ambientale.
L’intento principale è migliorare il benessere economico delle aziende agricole attraverso la cooperazione e la promozione delle filiere corte, garantendo maggiore visibilità e riconoscimento alle produzioni tipiche.
Un altro obiettivo fondamentale è quello di favorire la sostenibilità ambientale, incoraggiando pratiche a basso impatto, una gestione più attenta delle risorse naturali e un approccio resiliente ai cambiamenti climatici. La dimensione innovativa si affianca a questi aspetti: si punta a introdurre nuove tecniche di produzione, strumenti digitali per la tracciabilità e modelli organizzativi capaci di rafforzare la competitività delle imprese agricole.
Non meno importante sono le finalità di carattere sociale e culturale. Il Distretto intende rafforzare l’identità territoriale attraverso una rete di relazioni tra comuni, associazioni e cittadini, promuovendo attività formative e momenti di sensibilizzazione dedicati sia agli operatori del settore sia alla popolazione., affinché l’agricoltura non rappresenti solo una risorsa economica, ma anche un elemento di coesione comunitaria e di riconoscibilità culturale.