Lo scorso 23 Luglio si è tenuto il webinar “Cibo Multifunzionale. Proprietà nutraceutiche per il benessere dell’uomo e dell’ambiente”, organizzato da IDEA in collaborazione con Seacoop STP, con la partecipazione del Professor Vincenzo Longo, Dirigente di Ricerca CNR e Delegato del MUR nell’iniziativa europea “Healthy Diet for a Healthy Life”, e del Dottor Davide Murgese, specializzato in ambiente e sviluppo sostenibile.
Non hai potuto partecipare? Continua a leggere per saperne di più su cibo multifunzionale e nutraceutica.
Il potere nascosto del suolo
Tutto comincia dal suolo. Un terreno ricco, non depauperato e non aggredito da fertilizzanti o pesticidi chimici, preserva un microbiota sano. Un microbiota del suolo attivo sostiene il ciclo dei nutrienti, migliora la fertilità, protegge dalla siccità e, soprattutto, è in grado di fornire alle piante un profilo nutrizionale più completo, influenzando la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole: le piante che crescono in terreni vivi e sani sono infatti più ricche di micro e macro nutrienti, che passano lungo la catena alimentare fino a noi.
La connessione tra il microbiota del suolo e quello intestinale umano è oggetto di numerose ricerche. I microrganismi benefici del suolo supportano la sintesi di antiossidanti, vitamine, polifenoli e micronutrienti, che agiscono direttamente sulla salute cellulare. La qualità del cibo, quindi, non si misura solo in calorie, ma nella sua funzione preventiva, antinfiammatoria e immunomodulante. In cui il cibo non solo nutre, ma regola, previene, protegge. Questo concetto apre a una visione multifunzionale del cibo, in cui alimentarsi non significa solo assumere calorie, ma anche prendersi cura del proprio microbiota intestinale, un ecosistema interno che comunica costantemente con cervello, fegato e sistema immunitario. Le scoperte in campo nutraceutico mostrano come una dieta bilanciata, ricca di alimenti funzionali come legumi, zafferano, cereali fermentati, possa contribuire in modo significativo al bilanciamento tra i processi infiammatori e antiossidanti, in costante dialogo biochimico all’interno del nostro organismo.
Servizi ecosistemici: la salute invisibile che ci sostiene
A garantire tutto questo è il corretto funzionamento dei cosiddetti servizi ecosistemici: quei benefici che la natura fornisce gratuitamente all’uomo:
Il progetto europeo SELINA, finanziato dal programma Horizon Europe, lavora proprio su questo fronte: valutare, mappare e migliorare i servizi ecosistemici in sinergia con le politiche territoriali e agricole. L’obiettivo è duplice: tutelare il capitale naturale (suolo, acqua, biodiversità) e orientare il sistema agroalimentare verso pratiche che rafforzino la resilienza ai cambiamenti climatici.
Un esempio concreto viene dal Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, dove enti pubblici, aziende agricole e centri di ricerca stanno collaborando per definire strategie di adattamento climatico, ridurre l’uso di input chimici, rigenerare i suoli e coltivare cibo più sano, sostenibile e ricco di principi attivi. Qui, iniziative come il Masterplan Switch del Comune di Chieri stanno reinventando la gestione dell’acqua con soluzioni basate sulla natura: aree umide, laminazione, ricarica delle falde, tutte integrate nel sistema agricolo locale.
In conclusione…
Il filo conduttore è chiaro: tutto è connesso, dai microrganismi del suolo fino alle cellule del nostro corpo. In un’epoca segnata da crisi climatiche, sanitarie e sociali, promuovere un nuovo paradigma che unisca salute umana, agricoltura sostenibile e tutela ambientale non è solo auspicabile, ma necessario. L’approccio olistico proposto rappresenta un’opportunità per costruire sistemi agroalimentari resilienti, valorizzare la biodiversità e migliorare la qualità della vita delle persone.
Non perderti i prossimi webinar di IDEA: iscriviti alla nostra newsletter!